TURISMO

 

MUSEO REGIONALE ARCHEOLOGICO DI MARINEO  

Regione Sicilia - Assessorato dei Beni culturali ed Ambientali e della P.I.
Soprintendenza ai Beni Culturali  ed Ambientali  - Palermo - Servizio Beni Archeologici
Sezione Abitato  
 

L'abitato (Sale IV - V - VII - VIII)

Le recenti campagne di scavo hanno dimostrato che già a partire dall’VIII-VII sec. a.C.  e fino a tutto il VI secolo, l’altura era occupata da un villaggio di capanne, di cui non è nota, tuttavia, l’estensione: al momento , infatti, ne sono state rinvenute tracce consistenti solo all’interno del Saggio i, anche se la fase cronologicamente compresa tra gli inizi e la fine del VI secolo a.C.è ampiamente documentata sulla Montagnola sia attraverso la cultura materiale (1- Ansa configurata a decorazioni impresse - Età Arcaica) che, soprattutto, grazie al rinvenimento di un deposito votivo nei pressi della mura. Poco attestata sotto il profilo archeologico risulta, invece, la piena età classica, mentre una ripresa vigorosa si registra dalla metà circa del IV sec. a.C. (2 gemma incisa d'età romano imperiale), momento in cui può datarsi un’ importante fase edilizia che sembra interessare tutto l’abitato e che è stata individuata sia all’interno dei Saggi 2, 3 e 4, sia nel Saggio 5, dove si è messo in luce un ampio tratto delle fortificazioni ed alcuni ambienti ad essa connessi. All’interno del Saggio 1 si è riportato parzialmente alla luce un complesso architettonico che comprende una imponente struttura, con copertura a volta, n parte costruita e in parte scavata nel banco roccioso naturale, interpretabile come una grande cisterna, probabilmente a carattere pubblico, connessa con un edificio a pianta allungata e pareti intonacate, portato alla luce ad Ovest della cisterna stessa, sul cui pavimento si rinvennero le tegole con il nome della città -databili ad età ellenistica- che ne confermano la destinazione pubblica.

Anche nel Saggio 6 sono stati rinvenuti lembi dell’abitato di età ellenistica: alle lacunose strutture murarie sono, intatti, connessi i relativi piani di calpestio databili, sulla base dei materiali rinvenuti, tra il IV ed il I sec. a.C.

 Poche e labili tracce è stato possibile finora riconoscere per i secoli successivi al III sec. a.C.: una parziale rioccupazione, certa mente posteriore alle distruzione dovute alla conquista della città da parte dei Romani, è documentata, ad esempio, dalla presenza di una piccola cisterna intonacata all’interno del muro di cinta e da una zona artigianale - forse destinata a lavorazione dei metalli - addossata, invece, alla faccia esterna della fortificazione (Saggio 5).

III secolo a .C. è invece noto attraverso una serie di materiali, principalmente anfore da trasporto, rinvenuti in strati di riempimento artificiale identificati nel Saggio 2, e ancora meno documentati sono i secoli dell’impero (3 -  Pendente vitreo bifronte d'età ellenista) e l’età bizantina, caratterizzati, evidentemente, dall’esistenza di un piccolo insediamento e da un’occupazione assai ridotta del sito

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Tracce consistenti di strutture abitative sono state invece riportate alla luce per quanto attiene la fase medievale: già il Calderone menzionava il rinvenimento sulla Montagnola di numerose monete di età araba e normanna, oggi non più recuperabili, insieme a gettoni di vetro.

Le indagini archeologiche condotte alla fine degli anni sessanta portarono al rinvenimento di abbondante materiale ceramico di età medievale e le ricerche più recenti hanno evidenziato, in vari settori della montagna, l’esistenza di un abitato piuttosto esteso e florido.

All’interno del Saggio 1 lo scavo ha documentato l’esistenza di ambienti a carattere domestico riferibili all’ abitato di età normanna (4 - Frammento di catino d'età normanna) e pertinenti a due distinti periodi della stessa età normanna; come nel Saggio 6, essi si impiantarono direttamente sui distrutti edifici di età ellenistica e, nel caso della zona immediatamente all’interno della fortificazione, su poderosi livelli di riempi mento databili al I sec. a.C.

 

 
MAPPA

 

 

 

 

 

Il museo raccoglie le testimonianze più significative sui centri archeologici individuati nella valle dell'Eleutero. Materiale punico (Statuette, arule e monete), corredi funerari ellenistici (lekythoi, crateri) e tardo romani (bicchieri di vetro, monili, oggetti d'uso comune), frammenti di anfore invetriate arabe e di epoca normanno-sveva. 

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