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IL
CASTELLO BECCADELLI
Marineo ed il suo castello sorgono su una valle di roccia
calcarea che si protende trasversalmente nella valle dell’Euterio fin
quasi ad ostruirla e determinandovi una gola scoscesa.
Di fianco su una parte rocciosa a strapiombo sulla valle,si erge il
castello. Con certezza si sa che la prima e più importante costruzione
avvenne subito dopo l’epilogo vittorioso che Carlo D’Angio sostenne
contro la casa Sveva per la conquista della Sicilia e dell’Italia
Meridionale.
Poiché il suo potere e la sua fortuna si basava sulla sua forza militare
egli coprì i suoi territori di castelli.
Questi sorsero nei punti di notevole interesse strategico ed appunto in
questa occasione e con questi scopi venne innalzato il nostro castello,a
riprove del sempre importante punto strategico che era Rocca Busambra.
Al tramonto della potenza Angioina, scacciata dalla Sicilia in seguito
al moto popolare dei Vespri, segue il dominio della casa D’Aragona, un
periodo buio caratterizzato dall’anarchia baronale e dalla lotta fraticida.
Il Castello Angioino e il vicino centro urbano, per l’importanza
strategica, devono aver partecipato attivamente a questa lotta tra
famiglie nobili contro il potere centrale, fino a riportarne danni tali
che il nucleo abitato venne cancellato.
Nel XVI secolo l’imperatore Carlo V investiva del feudo di Marineo
Francesco Beccatelli Bologni, questore dell’isola e signore di Cefalà e
Capaci, il quale nel 1553 dava origine all’attuale Marineo con il
costruire cento dimore, seguite presto da altre duecento,fatte costruire
dal figlio Gilberto,che nello stesso tempo dava inizio ai lavori di
ricostruzione e riparazione dei resti del castello, il quale veniva
trasformato in un palazzotto di campagna per un ricco -feudatario,
circondato non da possenti mura difensive, ma da capaci granai e da un
muro coperto di feritoie sulla rampa di accesso al piano nobile, forma
di difesa, non da agguerriti eserciti ma da briganti di strada.
Le superfici dei suoi prospetti alterati e scarificati, la purezza e la
semplicità delle linee,concorrono a creare intorno a questo castello
un’atmosfera che conquista gli animi. Le mura che si fondono e sfumano
con le sottostanti ripide pareti del burrone soddisfano pienamente la
visione ancestrale di un castello possente.
Il castello può divenire la chiave dì volta della struttura turistica
del paese, insieme agli aglomerati urbani che lo circondano, da una
parte hanno l’aspetto e la consistenza di un borgo medievale, perché a
causa della fatiscenza sono stati abbandonati per umili scopi, proprio
questo deprezzamento ha salvato questo breve scorcio di paesaggio
autentico ed originale risalente all’origine del paese.
Questo paesaggio, messo in luce con cauti ed accorti restauri che non
alterino l’aspetto, potrebbe diventare la naturale cornice di
complemento del castello, ed attirare con la sua suggestiva scenografia
il turista, desideroso di ritornare indietro nel tempo, alla ricerca del
puro e genuino in contrapposizione alla vita convulsa della civiltà
moderna.
Anche la piazza si presta, dopo un buon ripristino, alla programmazione
di spettacoli folkloristici del ricco repertorio locale e di
rappresentazioni teatrali.
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