di Antonino Scarpulla
La necropoli di Piano delle vecchie, stando
alle notizie raccolte, era costituita da un complesso di tombe ipogee
scavate nel friabile calcare sul versante nord della Serra a circa un KM
dalla Montagnola.
La tomba dalla quale viene il corredo donato al Museo civico di Marineo
dal rinvenitore , era di grandi dimensioni circa mt 4x4 per una altezza
di circa 3 mt. L'ingresso era ostruito da un cumulo di pietre che
costituivano probabilmente il segnacolo della tomba stessa. Le pareti
interne erano rivestite di pietrame di rinforzo. Una grande quantità di
ceramica era sistemata nel pavimento. Alcuni vasi contenevano piccole
ossa di infanti. Il materiale del catalogo costituisce solo una parte di
quello che è stato ritrovato in detta tomba durante le opere di
sbancamento della collina dove da anni è aperta una cava di materiale
aggregante.. Una parte è stato disperso perché ridotto in frantumi dalle
pale meccaniche, numerosi frammenti sono ancora nel deposito del Museo
di Marineo, altri sono stati divisi tra gli operai che li hanno
rinvenuti.
Abbondanti sono le suppellettili di uso femminile, vasetti
miniaturistici e numerosissime patere, guttus e lekythos a vernice nera
o acromi e un pregevole cratere a figure rosse con colori sovradipinti.
Buona parte del materiale ha un corpo ceramico che in frattura appare
scuro simile al bucchero.
Il materiale è databile dalla seconda metà alla fine del IV sec a.C.
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