di Antonino Scarpulla
Gią alla fine del secolo scorso il
Calderone segnalava la presenza di alcune necropoli nelle vicinanze
della Montagnola presso il Cozzo dei Morti a monte della Via Umberto e
sotto la Rocca. Altre necropoli durante recenti opere di sistemazione
delle vecchie abitazioni o negli sbancamenti per la costruzione di nuove
case sono state intercettate presso la contrada Branno-Cannolicchio, al
"Cuzzareddu", alla Variante presso la Villa comunale, in contrada S.
Antonio, Presso la via Umberto maddalena un tempo chiamata Via dei
sepolcri con tombe di IV-II sec., presso il Cozzo e la via Corleone.
Si tratta perlopił di inumati in piena terra con fossa delimitata da
lastre di calcarenite disposte per taglio e coperte da grandi lastroni.
Un vaso indigeno, ora al Museo di Palermo, proveniente dalle pendici
meridionali della Montagnola segnala forse la presenza della necropoli
arcaica. Non si ha comunque notizia di ritrovamenti di sarcofagi.
Sia le necropoli di Piano delle vecchie che le altre necropoli sono
pertinenti al periodo di maggiore espansione della Montagnola ovvero ai
secoli IV-II a.C.
A est verso la Serra Una piccola necropoli ha restituito corredo di V-VI
sec. d.C. costituito da lucerne africane, bicchieri e brocchette acrome.
Un'altra necropoli presso la Portella, priva di corredi e con gli
inumati rivolti verso oriente credo sia riferibile al periodo arabo.
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